Shalpy ha rivelato a Rolling Stone di essere in estrema difficoltà, lanciando un appello: pur di sopravvivere è disposto a fare il cameriere.
Torna a far parlare di sé Shalpy, il cantautore famoso negli anni Ottanta per canzoni come Rocking Rolling. Stavolta lo fa per un’intervista-confessione ai microfoni di Rolling Stone in cui ammette di essere in estrema difficoltà economica e psicofisica. Ha investito buona parte dei suoi risparmi nel suo nuovo singolo, Let It Snow, ma purtroppo la situazione non è ancora delle migliori. Ecco le dichiarazioni dell’artista, che lancia un appello ai suoi fan o a chi può aiutarlo!
Shalpy confessa le sue difficoltà
Ai microfoni di Rolling Stone, il cantante ammette che il suo nuovo singolo gli sta dando soddisfazione, essendo stato suonato in radio anche a Londra, a Berlino e in Grecia. Tuttavia, economicamente la situazione è ancora drammatica: “In questo momento mi trovo in una situazione di estrema indigenza, come il 90% della gente che fa questo mestiere. Faccio parte di una fetta di persone che non sono calcolate né dallo Stato, né dall’immaginario collettivo“.
L’artista rivela che avrebbe potuto far parte del cast del Grande Fratello Vip. Alfonso Signorini lo voleva, si fidava di lui nonostante qualcuno pensasse fosse ingestibile. Ma alla fine la nave non è andata in porto per questioni economiche.
Shalpy: “Sono disposto a fare il cameriere”
Il cantante nativo di Parma ha investito tutto nella sua arte, ed è pronto a farlo anche in futuro, a costo di farsi prestare il denaro da chi gli vuole bene. Le sue scelte le fa con coscienza, sa quale potrebbe essere il prezzo da pagare. Ma la sua strada è quella. Tuttavia, per sopravvivere, si apre anche a nuove esperienze: “Sarei anche disposto a fare il cameriere o qualsiasi altra cosa mi venisse proposta. Io sono molte cose, posso affrontare tanti ambiti lavorativi“. Ma Shalpy vorrebbe anche aiutare gli altri, specialmente i giovani artisti alle prime armi. Gli piacerebbe essere coach in un talent, a patto che gli si dia la possibilità di essere se stesso.
In conclusione, ammette: “Mi trovo nello stesso stato di una persona che ha perso il lavoro da tempo. I soldi di Let It Snow mi arriveranno fra cinque mesi. Forse guadagnerò qualche centinaio di euro, ma i download, come sai, pagano pochissimo. È come se fossi un giovane artista che si affaccia per la prima volta, a 58 anni, in un mercato enorme che non potrò mai scalare. A meno che non mi dica bene“.
Di seguito la sua Let It Snow: